Come prima cosa per rottamare il proprio veicolo è necessario portarlo in centri specifici che si occupano della raccolta oppure, nell'eventualità in cui si ha intenzione di acquistarne uno nuovo, alla succursale della casa costruttrice o al concessionario; fate attenzione che ai primi sia effettivamente consentito farlo grazie a una specifica autorizzazione.
Nell'ultimo caso invece i soggetti interessati dovranno consegnare il certificato di rottamazione del veicolo al centro di raccolta entro un mese dalla data in cui viene loro rilasciato, il quale si occuperà della rottamazione; ma occorre fare una precisazione: prima di consegnare il veicolo al centro di raccolta è necessario cancellarlo dal Pubblico Registro Automobilistico (detto PRA), cosa che va fatta dal gestore della casa costruttrice o dal concessionario.

Vi sono tuttavia alcuni casi particolari come quello di un veicolo da rottamare in cui è stato posto un fermo amministrativo e a quel punto, come prima fase, è bene cancellarlo al Pubblico Registro Automobilistico.
Qualsiasi chiarimento vogliate fare riguardo la vostra vettura, fate riferimento al PRA.
Vedremo nella pagina seguente cos'è il famoso certificato di rottamazione e quali sono i dati che devono apparire in esso; ad ogni modo i costi per la rottamazione non sono elevatissimi: il proprietario dovrà pagare l'ipotetico trasporto della vettura e le somme necessarie alla cancellazione dal Pubblico Registro Automobilistico.